Con ordinanza del 4 novembre 2020, il Ministero della Salute ha individuato le tre aree del Paese, corrispondenti ad altrettanti scenari di rischio, e le conseguenti misure restrittive da applicare previste dal D.P.C.M. del 3 novembre 2020, assunte in seguito all’analisi dei dati epidemiologici sulla diffusione dell’epidemia.
Nella fascia riservata alle Regioni a rischio di massima gravità, con scenario 4 (cosiddetta area rossa) sono concentrate le misure più restrittive; nella fascia per le Regioni a rischio alto ma compatibili con lo scenario 3 (cosiddetta area arancione), sono previste misure lievemente meno restrittive; nella terza fascia, quella per tutto il territorio nazionale, rientrano le restanti Regioni (cosiddetta area gialla).
L’inserimento, o l’uscita, di una Regione all’interno di una delle aree, con la conseguente applicazione delle misure previste per quello specifico livello di rischio, avviene con ordinanza del Ministro della Salute, sentiti i presidenti delle Regioni interessate, e dipende dal coefficiente di rischio raggiunto dalla Regione, certificato dal report ufficiale dell’Istituto Superiore di Sanità in base a specifici parametri e dall’andamento della curva epidemica.
Area gialla: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Province di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto
Area arancione: Puglia, Sicilia.
Area rossa: Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta
Tutte le informazioni sono disponibili nel comunicato del Ministero della Salute.
Infografica del Governo con sintesi delle misure per area gialla, arancione e rossa