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Strutture socio-sanitarie

Che cos'è

La Legge Regionale n. 41 del 24/02/2005 ed il Regolamento attuativo DPGR n. 15/R del 26/03/2008, e le loro successive integrazioni e modificazioni, disciplinano l’apertura e l’esercizio delle strutture residenziali e semi-residenziali che erogano interventi e servizi sociali e ad integrazione socio-sanitaria.

Le suddette norme individuano le caratteristiche ed i criteri delle strutture residenziali e semi-residenziali soggette ad autorizzazione e quelle che devono solamente presentare la comunicazione di avvio attività.

Strutture soggette ad autorizzazione:

Sono tenute a richiedere l’autorizzazione le strutture di cui all’articolo 21, comma 1 della l.r. 41/2005, così di seguito suddivise:

a) strutture residenziali, di cui all’articolo 21, comma 1, lettera a) della l.r. 41/2005, così articolate:

1) strutture residenziali per persone anziane non autosufficienti;

2) strutture residenziali per persone disabili gravi con attestazione di gravità;

b) strutture residenziali a carattere comunitario, di cui all’articolo 21, comma 1, lettera c) della l.r. 41/2005, così articolate:

1) strutture residenziali a carattere comunitario per persone a rischio psico-sociale o in condizioni di disagio relazionale;

2) strutture residenziali a carattere comunitario per persone adulte disabili in stato di dipendenza prevalentemente non in situazione di gravità;

c) strutture residenziali per l’accoglienza ed il trattamento di persone dipendenti da sostanze da abuso, di cui all’articolo 21, comma 1, lettera d) della l.r. 41/2005;

d) centri di pronta accoglienza per minori, di cui all’articolo 21, comma 1, lettera e) della l.r. 41/2005;

e) case di accoglienza e gruppi appartamento, di cui all’articolo 21, comma 1, lettera f) della l.r. 41/2005;

f) servizi residenziali socio-educativi per minori, di cui all’articolo 21, comma 1, lettera g) della l.r. 41/2005, così articolati:

1) comunità familiari;

2) comunità a dimensione familiare;

g) gruppi appartamento per adolescenti e giovani, di cui all’articolo 21, comma 1, lettera h) della l.r. 41/2005;

h) strutture semiresidenziali, di cui all’articolo 21, comma 1, lettera i) della l.r. 41/2005, così articolate:

1) strutture semiresidenziali per persone anziane;

2) strutture semiresidenziali per persone disabili;

3) strutture semiresidenziali per minori.

Strutture soggette ad obbligo di comunicazione di avvio di attività:

1. Sono soggette al solo obbligo di comunicazione di avvio di attività le seguenti strutture:

a) comunità di tipo familiare, compresi i gruppi appartamento e le aggregazioni di comunità, con funzioni di accoglienza a bassa intensità assistenziale, in cui sono ospitati fino ad un massimo di otto soggetti maggiori di età, per i quali la permanenza nel nucleo familiare sia temporaneamente o permanentemente impossibile o contrastante con il percorso individuale;

b) qualora il piano sanitario e sociale integrato regionale ne preveda la sperimentazione, le comunità di tipo familiare per le funzioni di assistenza a bassa intensità per soggetti di diverse fasce di età per un numero non superiore a sei soggetti, in possesso dei requisiti indicati nello stesso piano integrato sociale regionale;

c) strutture di accoglienza diurna o notturna, tese a soddisfare bisogni primari di vita delle persone che versano in gravi condizioni di disagio economico, familiare e sociale in stretto collegamento con i servizi territoriali.


Requisiti

Le strutture, ai fini del rilascio dell’autorizzazione al funzionamento, devono possedere i requisiti minimi strutturali e organizzativi indicati, per ciascuna tipologia di struttura, nell’allegato A del regolamento regionale 15/R del 2008, fermo restando il rispetto delle norme vigenti in materia di urbanistica, edilizia, antisismica, prevenzione incendi, igiene e sicurezza.

Le strutture soggette a comunicazione di avvio attività devono possedere i requisiti strutturali previsti per gli alloggi destinati a civile abitazione. Il regolamento regionale definisce gli ulteriori requisiti relativi alle varie tipologie di strutture nonché le modalità di integrazione delle persone ospitate all’interno delle strutture e nella rete dei servizi sociali e sanitari

Requisiti professionali

Possesso dei requisiti professionali e delle qualifiche per le figure previste per gli organici delle strutture così come definiti dalla normativa.

Applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro e dei relativi accordi integrati.


Come si ottiene

La competenza al rilascio dell’autorizzazione all’esercizio o del titolo abilitativo a seguito di comunicazione di avvio attività è attribuita al comune ove lo studio ha sede. Pertanto le istante e le comunicazioni devono essere presentate in via telematica, mediante Portale regionale, al SUAP competente per territorio.

Strutture soggette ad obbligo di comunicazione:

La comunicazione è presentata in via telematica, tramite il Portale Regionale, allo Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP) del comune nel cui territorio la struttura ha sede e

Strutture soggette ad autorizzazione:

L’istanza di autorizzazione in bollo è presentata al SUAP del comune nel cui territorio lo studio professionale ha sede in via telematica tramite il Portale Regionale.

L’autorizzazione deve essere richiesta o la comunicazione deve essere presentata mediante Sistema Regionale STAR

Costi e modalità di pagamento

A favore del SUAP:

Gli importi dei diritti di segreteria e di istruttoria (consultabili nella sezione “Modulistica Varia e Diritti SUAP”) devono essere pagati utilizzando la funzione “PagoPA” presente all’interno della piattaforma STAR.

Copia della ricevuta dell’avvenuto pagamento delle somme dei diritti dovrà essere necessariamente allegata all’atto di trasmissione telematica delle pratiche.

A favore della Azienda USL n. 4 di Prato:

Diritti da versare tramite bollettino di conto corrente postale n. 26183509, intestato a “Azienda USL 4 Prato, gestione riscossioni”, tramite uffici postali o sportelli Banca Cassa di Risparmio di Firenze, oppure con bonifico bancario intestato alla Tesoreria della Azienda USL 4 Prato presso Cassa Risparmio di Firenze con IBAN: IT 42 C0760102800000026183509.

Copia della ricevuta dell’avvenuto pagamento delle somme dei diritti dovrà essere necessariamente allegata all’atto di trasmissione telematica delle pratiche.


Note


Responsabile

Responsabile del Procedimento

Dott.ssa Rita Gualtieri

Email: r.gualtieri@comune.vaiano.po.it

Telefono: 0574 931230


Allegati e documenti


Modulistica


Altre informazioni utili

Riferimenti normativi


Dove andare

IL SUAP SI TROVA PRESSO LA SEDE DELLA UNIONE DEI COMUNI DELLA VAL DI BISENZIO – VIA BISENZIO 351 – 59024 MERCATALE DI VERNIO (PO)

ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO: cliccare sul seguente LINK

Per esigenze particolari si potranno concordare specifici appuntamenti con il personale, telefonando ai seguenti numeri 0574/931239 – 931230 (negli orari di apertura al pubblico) o contattando l’Ufficio al seguente indirizzo email: attivitaproduttive@bisenzio.it


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